Le abitudini alimentari fanno la differenza per quanto riguarda il benessere delle persone. In pochi sanno, ad esempio, che le mele devono essere consumate sempre e comunque al termine del pasto, in modo particolare per via del fatto che dà una grande mano a tutte quelle persone che vogliono rallentare il processo di assorbimento sia degli zuccheri che dei grassi.
Quando si parla della mela, si fa riferimento a uno di quei frutti che presentano un’elevata concentrazione di fibre e, nello specifico, di pectina, che ha il grande vantaggio di riuscire a garantire la stimolazione di determinati enzimi che vanno a contribuire e a tenere sotto controllo l’assorbimento degli zuccheri, gestendo al contempo la glicemia.
La mela e i vantaggi per i diabetici
Proprio per questo motivo, la mela è uno di quei frutti che vengono consigliati, spesso e volentieri, a tutti coloro che soffrono di diabete. Nella maggior parte dei casi, però, bisogna sottolineare come i frutti dovrebbero essere mangiati sempre lontano dai pasti e non, come tanti hanno l’abitudine, alla fine del pasto. Tutto questo ha un motivo ben preciso ed è legato al fatto di evitare che sia la fermentazione che il gonfiore possano provocare dei disturbi al processo digestivo. Eppure, la mela si può considerare una vera e propria eccezione.
Come consumare la mela
Questo frutto può essere consumato al termine del pasto, ma viene suggerito di mangiarla direttamente con la buccia. Il suggerimento più adatto da seguire è quello di lavarla con grande accuratezza, in maniera tale da eliminare qualsiasi tipologia di residuo di composto chimico, così come per provvedere all’assorbimento in maniera ottimale e il più efficace possibile dei suoi effetti benefici.
La mela si può consumare tranquillamente anche tra i vari pasti, esattamente come se ci trovassimo di fronte a uno spuntino di metà mattina, oppure a una merenda. Un altro aspetto molto interessante da considerare quando si mangia la mela è quello di stare sempre molto attenti a non mangiare i semi. Infatti, all’interno di questi ultimi è presente un composto che è stato denominato amigdalina.
Si tratta di una molecola che è formata da cianuro e zucchero e, di conseguenza, è necessario prestare la massima attenzione nell’evitare di mangiarli. Nel caso in cui il seme venga masticato e si rompa in bocca, ecco che gli enzimi della persona finiscono a contatto con tale sostanze e, in modo particolare, con la componente zuccherina di tale composto, lasciando lo stomaco in balia di un velenoso e molto pericoloso acido cianidrico. Vi tranquillizziamo subito, però, dato che per poter subire un avvelenamento si dovrebbe mangiare un significativo quantitativo di semi di mela.
Perché consumare la frutta lontana dai pasti
Si tratta di un accorgimento importante, soprattutto considerando la notevole ricchezza di zuccheri all’interno della frutta. Gli zuccheri, dopo che sono stati introdotti nello stomaco umano, cominciano un vero e proprio processo di fermentazione, che va a rendere decisamente più lenta la digestione, non solo del frutto, ma anche di qualsiasi alimento che viene consumato.
Importante sottolineare come, nel momento in cui si comincia a consumare un frutto subito dopo il pasto, ecco che si va quasi a rendere più difficile il processo di cui sono già oggetto gli enzimi, nonché i succhi gastrici per la digestione e l’assimilazione di tutti gli altri alimenti. Come scritto anche da Foyhotech.it, consumare la frutta subito dopo il pasto è da evitare anche per via del suo notevole accumulo di zuccheri che comporta. All’interno della frutta si trova una notevole percentuale di fruttosio, uno zucchero semplice che fa subito alzare notevolmente il livello degli zuccheri che si trovano all’interno del sangue.