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Ogni anno migliaia di giovani studenti o di persone, di qualunque età, che vogliono inseguire il proprio sogno, decidono di intraprendere il percorso che li porterà a diventare chirurghi plastici. Mossi dalla volontà di esaudire i desideri estetici dei loro prossimi pazienti, tali soggetti si rimboccano le maniche e iniziano a superare le tappe che li porteranno a ricoprire tale professione.
Semplice a dirsi, meno a farsi. Questo perché la strada per formarsi come chirurgo plastico è lunga e tortuosa e necessità di essere affrontata con tutta la buona volontà del caso.
Si parte dalla scuola superiore
Il primo step che è necessario superare per poter diventare chirurghi plastici riguarda il conseguimento del diploma di maturità presso una scuola superiore.
Non ci sono indicazioni di natura obbligatoria su quale liceo o istituto bisogna frequentare per intraprendere il cammino professionale. Va da sé, però, che una scuola in grado di fornire allo studente delle buone basi sulle materie focali dell’impiego, faciliterà lui o lei il proseguimento.
La decisione fondamentale: la scuola di Medicina
Per poter diventare un chirurgo plastico lo studente ha il dovere di iscriversi al corso di laurea in Medicina presso una delle università presenti sul territorio italiano. Come per tutte le altre facoltà, solo dopo aver completato tutti gli esami previsti e aver presentato e discusso la tesi, l’aspirante medico potrà dire di essersi laureato.
La durata del corso è di 6 anni e fornirà tutte le conoscenze indispensabili in campo medico. Essendo quella del chirurgo plastico una professione che richiede molta esperienza, nel mentre della frequentazione del corso di laurea lo studente è chiamato a svolgere un tirocinio curriculare, in ospedali o strutture convenzionate, che gli permetterà di interfacciarsi già da subito con questo lavoro. Se si ha intenzione di essere abilitati a svolgere la professione di medico, è obbligatorio sostenere un esame di stato.
Un’altra particolarità della scuola di Medicina è l’esecuzione del giuramento di Ippocrate, ossia una dichiarazione che lo studente fa dopo essersi laureato e che lo impegna a prestare soccorso ai bisognosi.
La specializzazione in Chirurgia Plastica
Una volta terminata questa prima fase del percorso di studi, il soggetto ha il dovere di specializzarsi nella materia principe della sua professione: la chirurgia plastica. Infatti, fermandosi alla laurea in Medicina non si avranno le conoscenze e le competenze per poter prestare adeguatamente servizio.
Ciò comporta una nuova iscrizione all’università e una frequenza obbligatoria delle lezioni del corso per un totale di 5 anni. Tale corso, che generalmente è a numero chiuso e richiede quindi un test iniziale per accedervi, alterna teoria e pratica per restituire allo studente una preparazione completa sull’occupazione che andrà a esercitare.
Anche nella scuola di specializzazione, lo studente dovrà superare tutti gli esami e realizzare una tesi di laurea su un argomento da lui scelto. In aggiunta, esso dovrà affrontare un ulteriore esame di stato per poter essere abilitato a esercitare la professione di chirurgo plastico e consegnare tutto il materiale all’albo in modo da effettuare l’iscrizione vera e propria. Solo a questo punto si potrà affermare di essere diventati dei chirurghi plastici a tutti gli effetti.
Conclusioni
Come abbiamo visto, la strada per diventare un chirurgo plastico è tutt’altro che semplice. Persistenza e amore per il proprio futuro lavoro dovranno essere le parole chiave per circa 11 anni. Arrivati a fine percorso, però, si coronerà il proprio sogno e, finalmente, per ciascun giorno della propria vita, si svolgerà il lavoro che si è tanto sognato. Si potrà aprire un proprio ambulatorio e un sito web per la professione di chirurgo plastico con lo scopo di ricevere sempre più pazienti e accontentare nel migliore dei modi le loro richieste.
