Canone Concordato in scadenza, aumentano le tasse per i proprietari

Il Canone Concordato è una formula di locazione che è stata introdotta contro il caro affitti e per incentivare la locazione degli immobili. In sostanza, tra il proprietario dell’immobile e il conduttore si concorda un canone d’affitto in misura inferiore a quella che sarebbe il canone di mercato e in cambio il proprietario usufruisce di una tassazione agevolata su quello che è il reddito da locazione.

Si tratta, quindi, di una misura che racchiude in se un reciproco vantaggio e il vantaggio per lo Stato di essere intervenuto efficacemente per dare soluzione, almeno parziale, al problema della casa. Fino a tutto il 2017 la tassazione per il reddito da locazione in carico al proprietario è pari al 10% ma questa norma scade con la fine del 2017 e già si perla di un aumento dell’aliquota di tassazione che dal 2018 passerebbe al 15%.

Tutto questo mentre Gentiloni nel parlare del Def appena approvato al Consiglio dei Ministri vanta di avere i conti italiani in ordine senza aver aumentato le tasse. Viene da domandarsi, ad esempio, cos’è l’IVA che aumenterà dal primo gennaio 2018 e cosa è l’incremento della tassazione sui Canoni Concordati, forse il Governo ha loro cambiato il nome? Nella mia ignoranza continuo a chiamarle tasse.

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