In seguito alle incredibili impennate e ai successivi crolli del Bitcoin negli scorsi mesi, la criptovaluta è stata definita una bolla… ma per gli esperti è una bolla destinata a durare nel tempo.
Bitcoin è una bolla duratura, parola degli esperti
Vincenzo Di Nicola, co-founder e co-Ceo di Conio, società che offre prodotti e tecnologie per i Bitcoin pensa che sicuramente le criptovalute saranno il futuro. Non importa se tra 5, 10 o 30 anni, ma una cosa è certa: diventeranno alla portata di tutti.
Si prevede addirittura che nel breve termine ci saranno alti e bassi, come per ogni tecnologia dirompente, ma il 2018 sarà l’anno delle transazioni in tempo reale e a costi molto bassi.
Dal suo canto, Raffaele Mauro, Managing Director di Endeavor Italia, è convinto invece che grazie a internet si sono vissute 3 grandi ondate di decentralizzazione: la prima sui contenuti; la seconda ondata ha riguardato i beni fisici durevoli. E ora si sta nel pieno della terza ondata, che riguarda i servizi finanziari e le criptovalute ne sono il principale driver.
C’è un forte distacco rispetto al passato ed è un fenomeno che va tenuto sotto controllo. Come ogni cosa, il Bitcoin, come spiegato anche su Transitionstrading.com, vive i suoi alti e bassi, ma la bolla che si è creata intorno alla criptovaluta non scoppierà mai, anzi rappresenta il futuro.
Giancarlo Russo, founder e Ceo di Neutrino, startup B2B sostiene invece che nel corso degli ultimi mesi c’è stata un’euforia speculativa sulle cryptocurrencies: un comportamento incontrollato, ma che è solo temporaneo. Prima o poi le cryptocurrencies andranno alla ribalta in tutto il mondo.
Anzi, da un punto di vista della tecnologia ci troviamo davanti a un fenomeno che ha una tendenza all’innovazione enorme, basti pensare alle ICO come mezzo di fundraising democratico, cioè aperto a chiunque praticamente.
Bitcoin tra alti e bassi, ma resta il futuro dell’economia
Le criptovalute sono una bolla ma un fenomeno destinato a durare, dal momento che tutte le grandi innovazioni tecnologiche vivono un periodo di hype, per così dire di esuberanza irrazionale, ma questo iniziale entusiasmo che all’inizio era inspiegabile, serve poi a consentire una migliore crescita nel mercato.
Almeno questo è quanto pensa Enrico Noseda, Partner di growITup, piattaforma che mira a connettere il mondo corporate con le startup con lo scopo di agevolare nello stesso tempo le grandi aziende a innovare e le giovani realtà imprenditoriali a svilupparsi.
In occasione del World Economic Forum di Davos, il pioniere di Bitcoin Richard Muirhead di Fabric Ventures in un panel volutodall’emittente Cnbc aveva detto che ad ora siamo ancora abbastanza distanti da una bolla come quella delle dotcom, che si sviluppò dalla seconda metà degli anni Novanta: il Bitcoin e le altre monete digitali sono state già in grado di capitalizzare circa 550 miliardi di dollari, mentre le azioni di Internet valevano diverse migliaia di miliardi. Muirhead ha detto che i prezzi potrebbero essere diventati un po’ più speculativi di quanto dovrebbero essere ma si sta comunque verificando una crescita sempre più grande e di alta qualità.