La necessità di ottenere un prestito, complice, in parte, la crisi causata dall’emergenza sanitaria, è diventata prioritaria in qualsiasi fascia d’età. In questo articolo parleremo di come sia possibile ottenere dei prestiti senza busta paga per i giovani, così da avere liquidità per mantenere gli studi, o, perché no fare un bel viaggio all’estero.
Chi pensa che i nostri giovani sperperano il denaro senza alcun costrutto, prende un grosso abbaglio: nella fascia sino ai 35 anni, infatti, le richieste inoltrate sono frequentemente assai nobili. Ed anche il già citato caso del viaggio all’estero, compiuto magari dopo un anno di dura frequentazione universitaria, rappresenta un momento, spesso, di crescita culturale, alla scoperta di nuove località ricche di storia ed arte o del perfezionamento di una lingua straniera.
Prestiti per gli studenti universitari: un valido supporto per completare il proprio percorso scolastico
Spesso, però, i più giovani non dispongono di un reddito fisso e costante. Il caso più lampante, in tal senso, è rappresentato dagli studenti universitari, che, nella maggior parte dei casi, lavorano saltuariamente per cercare di pagare la retta universitaria. Per gli studenti, anche coloro che non hanno alcun impiego occasionale, è possibile accedere, però, ad alcune particolari forme di prestito a loro dedicate.
Diversi istituti di credito, infatti, dispongono di alcuni finanziamenti ad hoc nel loro listino commerciale, frequentemente ribattezzati, in modo chiaro ed inequivocabile, col nome di “prestiti per gli studenti”. Di norma, le banche che offrono questa tipologia di finanziamento si avvalgono della collaborazione fattiva degli atenei e, in molti casi, degli enti locali ove è sita l’università frequentata.
Questo prestito consente allo studente di potersi iscrivere al corso universitario preferito, oppure di terminare il proprio percorso di studi. Non di rado, vengono finanziati tutti i costi sostenuti riconducibili al proprio corso di studi, come – ad esempio – rette universitarie e spese per l’acquisto di materiale didattico. Il rimborso del prestito non avviene immediatamente: lo studente inizierà a pagare le rate dopo aver trovato un’occupazione lavorativa.
Un problema di stringente attualità nel nostro paese, purtroppo, riguarda la disoccupazione giovanile, che vede l’Italia tristemente sul podio europeo. Non è raro, di conseguenza, che alcuni giovani italiani, nonostante abbiano completato gli studi universitari, non riescano a trovare un impiego. Anche in questo caso, però, esiste la possibilità di richiedere un finanziamento, magari finalizzato ad un trasferimento all’estero alla ricerca di un posto di lavoro piuttosto che al soddisfacimento di alcuni piccoli desideri personali.
Giovani senza occupazione: è possibile richiedere un prestito?
In questo caso, tuttavia, è possibile inoltrare richiesta di finanziamento. La condizione indispensabile, però, è quella di essere affiancati da un garante con caratteristiche ben precise. Esso dev’essere una persona affidabile, con una “carriera” nel mondo del credito illibata: un garante con qualche segnalazione negativa nelle Centrale Rischi, infatti, non verrà mai ritenuto pienamente solvibile da alcun istituto di credito.
Il garante, inoltre, deve disporre di altri due requisiti essenziali: un lavoro a tempo determinato e non essere eccessivamente sovraindebitato per aver contratto un numero elevato di prestiti. Assai importante, inoltre, valutare il nucleo familiare del medesimo: un garante, ad esempio, che percepisce €.2000,00 con a carico moglie e tre figli, potrebbe essere valutato negativamente da parte degli istituti di credito.
La parola “giovane”, però, fa spesso rima con intraprendenza e voglia di imporsi, magari creando dal nulla un’attività in proprio. Un trend, quest’ultimo, in netta crescita nel nostro paese, a testimonianza di come l’Italia pulluli di talenti e di inventiva, nel rispetto della migliore tradizione storica dello Stivale.
Per intraprendere la professione di “imprenditore”, esiste una tipologia di finanziamento particolarmente ambita: i fondi perduti. Essi, infatti, consentono al giovane imprenditore di ottenere una parte del finanziamento a titolo gratuito, in quanto quella determinata somma viene messa a servizio del finanziamento da parte di qualche ente nazionale o regionale.