E’ difficile decifrare le intenzioni del Presidente Trump che traspaiono dalle sue dichiarazioni. Solo alcuni giorni fa l’incontro con il suo omologo cinese Xi Jinping, il primo dall’inizio della sua Presidenza, con numerosi contrasti sui temi di politica internazionale, anche per via degli annunciati dazi verso i prodotti Made in China che comunque hanno invaso i mercati Usa come quelli di mezzo mondo.
Trump ha una politica protezionistica per il suo Paese e questo ha fatto suonare strano, stonato il suo ultimo discorso. In pratica il Presidente USA ha dichiarato che il dollaro è troppo forte e se ne è accollato la responsabilità e nel contempo ha riconosciuto che la Cina non sta manipolando la sua moneta a proprio vantaggio. Questo è bastato per far calare sensibilmente il dollaro nelle valutazioni internazionali e lasciare disorientati gli investitori. Il risultato lo si è visto sulle Borse Europee che sono tutte in calo, Milano la peggiore con -1,04% ma anche Londra, Parigi, Francoforte viaggiano in rosso.
La Borsa di Tokio ha chiuso le contrattazioni stamane in negativo, per il terzo giorno consecutivo, a causa del rafforzamento dello Yen, ai massimi da 5 mesi, mentre Hong Kong è in positivo dello 0,2%, avvantaggiato dai dati di crescita delle esportazioni cinesi. L’oro continua la sua crescita, oggi dello 0,1% mentre il petrolio si mantiene sostanzialmente stabile.