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Picchiaduro, shooter, e-sports: sono tante le tipologie di gioco a disposizione degli appassionati, ormai. Eppure, tra le tendenze degli ultimi anni è emersa prepotentemente una predilezione da parte dei giocatori per i cosiddetti multiplayer, giochi incentrati tanto sulla cooperazione quanto sulla competitività. Giocare in modalità multiplayer, infatti, non significa sempre scontrarsi con l’altro, ma anche essere in grado di costruire una community unita, di affrontare sfide sempre più complesse insieme alla propria squadra. Tra questi, sempre più apprezzati sono i cosiddetti player versus player (PvP): in cosa si distinguono dagli altrettanto noti player versus enviroment (PvE)? Perché sono così amati?
PvP e PvE: due tipi di multiplayer a confronto
Come forse si intuisce dal nome stesso, la differenza principale tra un multigiocatore PvP e un PvE consiste nel tipo di avversario da affrontare. I player versus enviroment, infatti, sono sì dei multiplayer, ma giocati non contro avversari reali, bensì contro personaggi gestiti dal computer. Per fare qualche esempio, possono essere considerati player versus enviroment tutti quei giochi legati all’esplorazione, il cui obiettivo principale è appunto quello di esplorare la mappa, completare le missioni e annientare le eventuali minacce controllate dal computer, solitamente calibrate in base al livello del giocatore. Ancora, sono PvE molti sparatutto o i più comuni giochi da tavolo e d’azzardo, spesso caratterizzati dalla presenza di avversari controllati dal pc.
I player versus player, al contrario, sono giochi accomunati dalla presenza di avversari in carne ed ossa. Anche in questo caso, i PvP possono diversi: in alcuni casi, infatti, gli scontri possono risolversi nella sconfitta di uno dei due giocatori, mentre in altri causare la morte del personaggio avversario. È chiaro che uno dei vantaggi principali del player versus player sia proprio quello di giocare contro avversari reali e di poter far squadra con altri giocatori online. Proprio per questo motivo, probabilmente, sono sempre più numerosi i giochi a guardare verso l’introduzione di modalità PvP.
Quando il PvP e il PvE si incontrano
Le modalità di gioco PvP e PvE, però, non sempre si escludono a vicenda. In molti casi, al contrario, tendono a coesistere all’interno dello stesso gioco. È proprio su questa combinazione, ad esempio, che si basa il multiplayer online Raid di Plarium, caratterizzato dalla combinazione tra le due modalità. Di stampo decisamente fantasy, il gioco è ambientato nel regno di Teleria, da tempo minacciato da un Signore Oscuro che i giocatori sono chiamati a sconfiggere per far finalmente regnare le forze della Luce. Una mappa da esplorare, numerose missioni da completare, ma anche tanti avversari da sconfiggere: le squadre che entreranno in campo saranno due, ma solo una ne uscirà vittoriosa. Come in tutti i multiplayer, dunque, anche in questo caso la cooperazione può rivelarsi fondamentale.
Player versus player e player versus enviroment hanno dunque obiettivi in parte differenti. Se il PvE è di solito più incentrato sull’esplorazione, il PvP trova il suo punto di forza maggiore nell’incontro/scontro con gli altri giocatori. È proprio nel momento in cui si combinano che trovano l’apprezzamento di una grossa fetta di giocatori.
